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Gen 29, 2016

Perché lo scaldabagno non scalda

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Non avete più acqua calda? Ecco come risolvere il problema da soli

Non c’è nulla di più seccante che trovarsi tutti ricoperti di bagnoschiuma sotto la doccia e non potersi lavare perché dal getto esce solo acqua gelata. Tutti vi sarete trovati, almeno una volta, in questa raggelante situazione, sbraitando e urlando dal nervoso. Se lo scaldabagno non scalda, sappiate che la responsabilità è anche un po’ vostra.

Gli elettrodomestici sono un aiuto prezioso in casa, oggi più che mai, ma, troppo spesso, si dà per scontato funzionamento e performance. Non è così. Le ‘macchine’ hanno necessità di essere mantenute, curate nel modo migliore per evitarvi di dover richiedere l’intervento del tecnico.

In questa breve guida scoprirete come evitare di buttare uno scaldabagno o pagare laute fatture all’idraulico.

Lo scaldabagno è il responsabile della produzione dell’acqua calda e, anche se, negli ultimi anni, è diventato di uso comune lo scalda-acqua a gas (che in realtà consente una disponibilità di acqua calda illimitata), rimane ancora il ‘preferito’ nelle case degli italiani.

Ci si deve arrendere e non farsi prendere dalla pigrizia che insieme al calcare è il peggior nemico di scaldabagno ed elettrodomestici vari!

Quando lo scaldabagno non scalda, è molto probabile che il responsabile sia il calcare sedimentato e incrostato attorno alla serpentina e pareti interne.

Armatevi di guanti, attrezzi e buona volontà.

Svuotare lo scaldabagno

Se vi accorgete che ci vuole troppo tempo perché l’acqua si riscaldi, dovete controllare la resistenza.

Staccate quindi l’alimentazione elettrica dello scaldabagno e lasciate passare un paio d’ore prima di intervenire. Questo vi permetterà di lavorare in sicurezza perché l’acqua all’interno del boiler sarà certamente fredda.

Chiudete il rubinetto dell’acqua fredda che alimenta lo scaldabagno o quello generale dell’acqua.

Svuotate completamete il boiler o aprendo i rubinetti dell’acqua calda e facendo entrare aria (metodo più lento) o smontando il tubo e la relativa valvola del circuito di entrata dell’acqua fredda. In entrambi i casi dovrete considerare che ci sarà un’abbondante fuoriuscita d’acqua che dovrete convogliare nella bacinella.

Contatti elettrici

Togliete il coperchio, posto sotto lo scaldabagno che non scalda, rimuovendo le viti e la linguetta ad incastro e, svitate la lampadina del termostato.

 

Scollegate i fili dai morsetti ed estraete il termostato dalla scatoletta di colore scuro sulla quale è fissata la barretta di ottone.

Resistenza

Smontate la resistenza con la chiave adatta e verificatene le condizioni. Potrete pulirla dal calcare o, se bruciata, sostituirla.

Nel caso in cui dobbiate togliere le incrostazioni, potrete utilizzare aceto, acido cloridrico (diluito al 50% con acqua) o prodotti industriali specifici. Ricordate di stare molto attenti: guanti di gomma e mascherina protettiva.

Serbatoio

Pulite ora l’interno dello scaldabagno infilando la mano attraverso la sede della resistenza per togliere i pezzi di calcare che troverete sul fondo senza grattare con strumenti di metallo. Potete utilizzare una pezza ruvida intrisa di aceto.

Riassemblaggio

Una volta pulito, rimontare le parti dello scaldabagno.

A questo punto fate riempire d’acqua, solo per metà, lo scaldabagno e verificate che non perda. Una volta escluse le perdite procedete al riempimento totale del boiler.

ATTENZIONE: più la temperatura dell’acqua è alta più il calcare si deposita. Quindi se lo scaldabagno non scalda più, dalla prossima doccia mantenete la temperatura al di sotto dei 50°C.